LA TRASPARENZA del CASO

Amministrazione_Trasparente

Sul Porto abbiamo scritto moltissimo, e non è neanche il 10 % :
OGGI RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

27aprilesind004

Non siete all’oscuro né delle malefatte dell’arch. GRANDE, nelle funzioni di già Responsabile di area Tecnica né di tutte le “pecche comportamentali” e abusi da parte della Partecipata, PORTO di Tropea SpA.
Siete convinti che sia sufficiente, per coprirvi le spalle, scrivere con calma a questo o a quell’Ufficio (in una amministrazione dove non funziona proprio niente) per affidare un incarico di vigilanza o una verifica, mentre si continuano a consumare abusi anche a danno di terzi e, possibilmente dando l’opportunità di occultare quanto, in flagranza di reato, sarebbe stato possibile accertare immediatamente.
Abbiamo subito contestato, che – appena obbedito all’iniquo provvedimento di sgombero in qualità di operatori presso il Porto di Tropea a norma dell’art. 45bis -, nel mentre stavamo adempiendo alle ultime operazioni(ottobre 2013), tecnici incaricati non si sa da chi ( poi è venuto fuori dalla Porto di Tropea SpA), stavano procedendo a dei rilievi sulla contestata struttura Gazebo.
Il nostro legale, unitamente alla rivendicazione della proprietà della struttura, lo ha segnalato con racc. prot 18155 del 19 novembre 2013.
E’ noto a Lei, sig. Sindaco, come – con assoluta obbedienza alle disposizioni impartite dalla precedente amm.ne – l’arch. Grande, sia stato utilizzato per emettere una serie infinita di atti illegali , il tutto per agevolare e rendere possibile il rientro della Porto di Tropea SpA nella gestione del Porto sino all’ottenimento dell’assurda concessione cinquantennale.
E’ innegabile che su questo argomento lei abbia urlato, scritto e denunziato quando era all’opposizione
Ma a noi, stanchi della sua inerzia una volta diventato Sindaco, a fronte di continui abusi dell’Ufficio tecnico sull’argomento Porto a lei segnalate e documentate , lei ha risposto (dopo oltre un anno) con una incredibile nota prot 13344 del 19.08.2015 in cui praticamente dichiarava di aver faticato a comprendere le nostre richieste e lagnanze.
Sempre sull’argomento Gazebo l’abbiamo messa al corrente prot. 29.07.2014 prot 9044 dell’iniativa della Porto di Tropea SpA di richiedere la sanatoria della struttura, (Prot 19074 del 4 dic 2013) cosa tecnicamente permessa ad un concessionario, ma che sicuramente non ne attesta la proprietà o la disponibilità. Pratica eseguita con uno zelo da primato ( un solo giorno dopo il ricevimento) prot dall’arch. Grande, che anche sotto la Sua Amministrazione ha continuato a fare i suoi comodi sull’argomento Porto. ( prot 19480del 11.12.2013 )
Lei, può negarlo all’infinito, ci ha esortato a risolvere il problema, denunziando l’arch. Grande e lo ha fatto in buona compagnia, noi ci siamo sempre rifiutati e siamo stati invece denunziati da quest’ultimo. Noi che possiamo essere accusati soltanto di averlo “sommerso e soffocato” di istanze regolarmente agli atti.
Anche di questo episodio le riconosciamo una responsabilità per non essere intervenuto doverosamente nei confronti di comportamenti indegni di un Responsabile di Area, adducendo la scusa di non voler dare l’impressione di ingerenze politiche su fatti amministrativi. Non ci lamentiamo solo per noi. Non per niente, al marito di una sua infermiera, sono saltati i nervi in una discussione con l’arch. Grande ed è successo un pasticcio.
La Porto di Tropea SpA, giocando sull’equivoco dell’ottenuta sanatoria della struttura Gazebo, ha giustificato il suo intervento – richiesto con un modalità semplificata il 23 marzo scorso – per sistemare la pavimentazione del Gazebo, ma ne ha approfittato e ha ripulito anche le travi ed il soffitto -.
Ma questa è “carità pelosa”. Il suo obiettivo è sistemare ( ed è a buon punto tra il 9 e il 18 aprile 2016)) con lavori non autorizzati la struttura in muratura adiacente, già sequestrata due anni fa (9 maggio2014) dalla GG Costiera (appunto per lavori abusivi) dove sono stati – in questi giorni . da noi documentati interventi, e poter usufruire di parte del Gazebo – naturalmente generosamente riparato.
Ma li costringa piuttosto a sistemare l’ingresso del Porto che è insabbiato, prima che quest’estate capiti qualche incidente.
Noi non ci rassegniamo ad assistere a questa inerzia da parte sua per ristabilire una legalità, che è stata proprio il Comune ( non ha importanza chi sia stato il Sindaco dell’epoca) a violare concedendo alla Porto SpA autorizzazioni sanitarie ed amministrative con licenza di somministrazione alimenti e bevande in una struttura Gazebo all’epoca assolutamente abusiva, poi volturate, a noi ignari, proprio dalla SpA.
Lei non può girarsi dall’altra parte come han fatto Umberto Mazzeo e Giovanni Patriciello, amministratori della SpA che ci hanno sfacciatamente dichiarato : “ Ma noi, con Antonio LaTorre non abbiamo niente a che fare”.
Tutto il resto è venuto da solo. Lei, come Comune , ha incaricato un legale, guarda caso proprio quello che avrebbe scatenato la sua discussione con il Vicesindaco Tropeano per resistere alle nostre più che giuste istanze. Lo stesso legale che ha fornito alla giunta Vallone pareri pro-veritate che hanno permesso la concessione cinquantennale. L’avvocato – probabilmente ragguagliato male da Grande, ha sostenuto che il bene non poteva essere nostro perché inamovibile ( ci sono tre riposte di parere contrario da Parte della Capitaneria) e quindi incamerato dal Demanio. ( falso)-
Non riusciamo a capacitarci, sig. Sindaco, di queste incoerenze. A Lei, spassionatamente, il legale in questione non poteva fare tutta questa simpatia, naturalmente per il ruolo che aveva rivestito in passato quando era Lei all’opposizione. E Lei non è uno che ci passa sopra !
Ma sul Porto Lei di incoerenze ne ha manifestate parecchie. Avrà le sue brave ragioni. Ci farebbe piacere conoscerle, un giorno.
Tropea, 27 aprile 2016                                           CLUBZEROSEI srl
Un Procuratore

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