Trasparenza, Area Tecnica e Porto …saranno il “tallone d’ACHILLE ?

Alla luce di quanto emerso nel corso di questi due anni di Governo, cominciamo a sospettare che il punto debole, il “tallone di Achille” di questa Amministrazione potrebbe essere rappresentato proprio dalla Gestione del Porto e dall’ operato dell’Area Tecnica in generale.CatturaACHI
Senza un Assessore a tempo pieno per seguire tale “settore nevralgico” , molto delicato e molto “esposto”, l’Ufficio Tecnico Comunale è andato a “ruota libera” sotto la guida (è puro eufemismo) dell’Arch Grande da anni responsabile anche sotto le Giunte Euticchio e Vallone. Il Sindaco Rodolico ha inteso trattenere per sé tale delicata delega, evidentemente, perché non aveva altri da nominare. All’Area Tecnica è stato affidato un altro delicatissimo – in tutti i sensi – servizio, quello dello Sportello SUAP.
A fine anno 2015, ecco le valutazioni riguardo questi servizi :

(settembre 2015 Segr.Generale dr. Maruccia)
segr“al fine di pervenire all’acquisizione di professionalità utili al Comune… registrato che permangono le ragioni e le motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione Comunale a dar luogo alle procedure concorsuali suddette, con l’aggravante di una rilevata situazione peggiorativa sul piano funzionale dell’Area Tecnica, nel cui ambito molteplici problematiche risultano censurate e censurabili per i modi di approccio ed i tempi di definizione, soprattutto per ciò che afferisce il SUAP, a parere del Segretario Generale gestito da anni in maniera selvaggia ….”
(Sindaco RODOLICO Decreto Sindacale n° 25 del 31.12.2015)
CatturaRodolicoIl dipendente comunale Grande arch Francesco, avente qualifica direttiva con incarico della Posizione organizzativa di massimo livello Area Urbanistica-Lavori Pubblici non ha fornito prova di adeguate professionalità in relazione al grado di soddisfacimento dei compiti assegnati ed alle relazioni interne ed esterne. Lo stesso dipendente dimostra di dirigere la Posizione Organizzativa senza farsi assecondare spontaneamente dal personale assegnato alla sua Area di competenza, così come con sufficienza è in grado di rapportarsi con gli Organi di Governo dell’Ente, con il Personale dell’area Tecnica e con i suoi colleghi di altre Aree
Anche il Presidente D’Agostino ha espresso il suo parere allargando il giudizio a tutta la “macchina comunale”:

DAGOSfoto…    “ Se vogliamo parlare di Uffici, Tropea vive un grande disagio per la disorganizzazione dell’UTC.”. . é un ufficio che per alcune singole competenze potrebbe fare molto di più, ma vi sono incrostazioni che risalgono a una gestione ventennale di malsana commistione fra area politica ed amministrativa. Cambiare la mentalità è difficile. Gli uffici comunali dovrebbero rispondere a criteri di efficienza, i dirigenti dovrebbero essere sganciati da ogni condizionamento politico”.(Sandro D’Agostino su TropeaInforma nov/dic 2015)

Riportandosi indietro, alla Campagna elettorale ed al Programma  della Lista Tropea Futura al punto N° 2    il futuro Sindaco così si esprimeva :
2-ORGANIZZAZIONE COMUNALE  Le esigue dimensioni territoriali fanno di Tropea uno dei comuni tra i più piccoli d’Italia, ma le sue necessità amministrative – cui si aggiungono quelle derivate dall’afflusso turistico – sono enormi rispetto alle scarse risorse finanziarie di cui dispone. Si determinano così impegni gravosi che si possono gestire soltanto attraverso l’efficienza della macchina comunale. In siffatto contesto di gravissime difficoltà finanziarie si impone un’operazione trasparenza…..
La legalità è la pre-condizione per lo sviluppo socioeconomico. Pertanto, tutta l’attività amministrativa sarà trasparente ed imparziale ed improntata al rispetto della legge e alla lotta al crimine e alla corruzione. Una macchina comunale efficiente garantisce il pieno e rapido raggiungimento dei bisogni del cittadino, nel rispetto dei reciproci ambiti di autonomia tra amministratori e personaleI valori da perseguire sono quelli della trasparenza, della semplificazione burocratica e dell’economicità (taglio radicale degli sprechi).
home1Buoni Propositi ?… praticamente un condensato delle raccomandazioni dell’ ANCI, di CANTONE e della CORTE dei CONTI !!!
Fiasco su tutta la linea !
Oltre ad essere ammessi in prima persona dal Sindaco, dal Segretario Generale e dal Presidente del Consiglio, i disservizi, l’inadeguatezza, i disagi creati ai cittadini e in special modo FIASCOagli operatori sono stati immensi. I danni erariali per progetti non portati a termine, finanziamenti persi, decine di cause per errori di valutazione sia per incompetenza sia per mala fede hanno fatto, per un lungo periodo (noi possiamo testimoniare fin dal 2007), dell’Area Tecnica un Ufficio comunale assolutamente inaffidabile e nebuloso.
Provvedimenti (sia positivi che negativi) adottati a macchia di leopardo il che, in termini legali e normativi, significa nel più ampio disprezzo della trasparenza e della parità di trattamento . Leggendo il tutto più criticamente, la mancanza della trasparenza, l’assenza di un responsabile di procedimento, hanno dato la possibilità di fare il proprio comodo fino ad emettere atti illegittimi .come dice il Segretario Maruccia, censurabili (perché solo censurabili?) e censurati.
La mancanza di TRASPARENZA è propedeutica alla CORRUZIONE  ( appunto… ANCI e CANTONE).
Anche sul PORTO e la concessione cinquantennale c’è da scrivere un trattato sulle illegalità
                                                          LA REALTA’ 
Mai stata una gara per la gestione del Porto. Piuttosto un bando (un banderello, un mercante in fiera) fra amici per la scelta del socio privato. Socio privato rappresentato da due società (scatole vuote già sfruttate) riconducibili(ssime) alle Cooperative Rosse di Ravenna mentre  la Mare Nostrum srl (un Club Nautico) costituita un mese dopo il bando.
Interessa conoscere in che condizioni sono i tre soci della PORTOdiTROPEA SpA?
Una. fallita fin dal 2009, l’altra è la Sider-Almagià e l’altra è la Mare Nostrum che dichiarano fatturato zero da tre anni e da tre anni sono in perdita. (scatole vuote).

L’ultimo bilancio presentato dalla PORTO di TROPEA SpA (al 31.12.2014) dichiara 733mila euro di ricavi ma, anche lei, dichiara perdite per 49mila euro.
CatturaPrtoTrasparLa Concessione 50nnale è stata rilasciata con una delibera di Consiglio in cui è stato dichiarato il falso ed esattamente che:
….“nonostante fosse vietato per i Comuni con meno di 30mila abitanti continuare a detenere partecipazioni in Società miste , si è dichiarato che si poteva derogare perché – come stabiliva la legge – gli ultimi tre bilanci erano in utile”.
Ebbene i bilanci furono allegati alla delibera ed al contratto di concessione cinquantennale….. soltanto che riportavano perdite – negli ultimi due anni – per 451mila euro.
La Porto di Tropea era anche in arretrato per 400mila di canoni demaniali che le sono stati anticipati da uno sconosciuto generoso benefattore, si era indebitamente trattenuta canoni di competenza comunale per oltre 500mila e ne  restituirà 130mila (in quattro rate annuali eforse neanche tutti). Avrebbe dovuto girare un altro 10% di azioni al Comune e non l’ha ancora fatto. A livello manutenzione ordinaria il Porto è allo sfascio e l’imboccatura insabbiata per metà (e l’estate è alle porte).
Oltre a non meritare la concessione cinquantennale sin dall’inizio, queste ultime inadempienze porterebbero all’immediata decadenza dalla concessione ma nessuno ha fatto niente….. neanche accennato.
L’arch. Grande ha cavalcato la tigre (e le tre Amministrazioni che si sono succedute) ma nessuno lo ha fatto scendere.
Esageratamente condizionato politicamente, proditoriamente ha emesso ordinanze e determine raccontando cavolate ai consulenti legali, mettendoli fuori pista, con il  parere pro-veritate dei quali, ha creduto di coprirsi le spalle.
Un esempio : per un imprenditore ha emesso una ordinanza illegittima perché urgente (ma senza i necessari requisiti di legge per l’urgenza), ha comminato sanzioni per 177 mila euro circa nel 2013, poi ridotta a 105 euro circa nel 2014 ed infine ancora ridotta ( ma è ancora errata) a meno di 5mila euro nel 2015. Per questo capolavoro di cattiva amministrazione ha fatto spendere soldi all’imprenditore ma anche al Comune per i famosi pareri pro -veritate.
Sempre il medesimo imprenditore ha dovuto resistere per evitare l’indebito esproprio di una struttura che l’architetto Grande “aveva deciso” fosse stata incamerata dal Demanio. Per i soliti meccanismi che possono accadere quando ci si affida alle vie legali, per un sequestro cautelare, il parere pro-veritate del legale nominato dal Comune (il medesimo che aveva supportato con i propri pareri il rilascio della concessione cinquantennale) ha ottenuto una sentenza favorevole.
gazeboPortoTropea
Soltanto che l’operatore, rivolgendosi direttamente alla Capitaneria di Porto riusciva ad ottenere un verdetto inconfutabile a norma del Codice della Navigazione, emesso per ben tre volte dalla Capitaneria, prima che l’architetto si arrendesse all’evidenza. Un verdetto favorevole e cioè che la struttura di proprietà non era mai stata incamerata dal Demanio.
Anche per questo risultato ci sono voluti tre anni, il Comune ha sprecato soldi per pareri errati ma, ad averne la peggio, è l’imprenditore che, per ora, è  bloccato da tre anni ancora con l’attività ferma.
Tutto ciò per favorire spudoratamente la PORTO di TROPEA SpA a cui il medesimo Architetto GRANDE aveva firmato l’inaudita Concessione cinquantennale.

Conclusione
La concentrazione di procedure, autorizzazioni ed atti illegali nell’ambito della Gestione del Porto è impressionante, sempre con la copertura ed il muro di gomma alzato dal Capo Area il quale, comunque si è sempre “sentito coperto” tanto da dare dichiarazioni del tipo:
..”Sono  tra l’incudine e il martello”…. e  … “ma loro, sopra (riferendosi ai “piani alti”) che dicono ?.. che sennò non faccio niente!!! queste frasi a fronte di legittime inascoltate richieste da parte dell’utente,
Ed il COMUNE? Se n’è altamente fregato pur conoscendo nei particolari la reale situazione…. Altro che trasparenza e ripristino della legalità….”Per non rischiare che l’ intervento sull’architetto suonasse come indebita ingerenza della Politica sull’Amministrazione”. Ma va!!??
Sandro D’Agostino é di diverso parere sulla commistione di interessi e sulle ingerenze.
Questa vicenda, ancora non conclusa e sulla quale l’ UTC fà ancor oggi “melina” anche se l’arch. Grande è assente dall’Ufficio, è un granello nel mare dei danni procurati dall’Ufficio Tecnico Comunale….. e non c’è neanche un Assessore ad acta …. Si dovrebbe infastidire direttamente il Sindaco e questo è sconveniente.
Anche la mancata vigilanza, specie se istituzionale, è sconveniente e può portare conseguenze esagerate.

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