Toglietemi tutto, ma non la poltrona

Tra un po’’ se la porterà anche a letto per paura che qualcunopoltrona gliela sfili via mentre dorme, la poltrona della sua vanità. E’ ormai una certezza, stando alle continue esternazioni, che l’idea di spontanee dimissioni non lo sfiori assolutamente.
Nell’ultimo Consiglio, quello fatale del 1 agosto, applauditissimo dalle sue tre fedelissime. ha ribadito che tutto quel che sta facendo é solo per il bene della città, che se avesse voluto riconoscimenti e incarichi politici ha sempre avuto l’imbarazzo della scelta e non ha mai accettato. Poi una serie di sarcastiche considerazioni sui dissidenti e …” su quell’altra “Consigliere-donna” di cui non ricordo il nome”….!

Nel comunicato alla stampa del 4 agosto, come un naufrago alla zattera, si aggrappa alla sua poltrona con la giustificazione che :
1. …..il sottoscritto non ha alcunché da nascondere né alcuna paura circa la relazione di accompagno, sempre in caso di scioglimento anticipato, a corredo del decreto Ministeriale…
2. Sono convinto, conoscendo i componenti del Civico Consesso, che l’approdo della decisione della Commissione di Accesso agli Atti sarà quello di chiudere l’istruttoria negando lo scioglimento anticipato del Consiglio Comunale…..
3  Che, proprio in virtù di una crisi politica in atto, comunque, nei 20 giorni concessi da S.E. il Prefetto di Vibo Valentia, possa e debba essere fatta da ciascun consigliere comunale una riflessione volta a valutare l’opportunità di attendere l’esito della decisione ministeriale al fine di sgomberare il campo da facili strumentalizzazioni tendenti a far pensare all’opinione pubblica che vi era un accordo politico sottobanco per arrivare a questa soluzione.
4. ………., se dovessimo superare il provvedimento ministeriale e dovesse persistere la crisi politica in atto, Catturalocsarei il primo (?) a rassegnare  irrevocabilmente le dimissioni da Sindaco di questa Città.
Certamente … il primo e l’unico a dover rassegnare le dimissioni da Sindaco. 
Naturalmente,  é ciò che l’opinione pubblica attende che sia fatto da tempo….. e che l’invito a tergiversare sino alle conclusioni della Commissione d’Accesso sia una manfrina per tirarla alle lunghe. lo pensano anche i bambini.

Sarebbe invece proprio un ripensamento da parte dei dissidenti e/o dei componenti l’Opposizione che farebbe, all’opinione pubblica, una pessima definitiva impressione!! Anche perché. circola la voce insistente, tra chi capisce di politica e  di dinamiche politiche di potere che molto spesso ( e questo ne sarebbe un caso esemplare) il distacco dei dissidenti è una farsa .. una farsa solo per gettare fumo negli occhi e sandrinonascondere un sodalizio di potere che ha badato solo ad interessi della casta e non ad interessi della città. Che Sandro D’Agostino – ad esempio – definito il maggiordomo ( ci è pervenuta una foto) potrebbe mai andare contro Rodolico che personificherebbe il suo “padrone”? Bene,  dopo due anni di sofferenza,i venti giorni concessi  dal Prefetto passeranno presto, staremo a vedere cosa succede. Ma i vari “attori” stiano in campana, é tempo di pomodori maturi, sarebbe un bel tiro al bersagio,
Intanto sembra anche che, per vendetta, si stiano consumando, in Comune, vendette contro il personale, in effetti  ulteriori guasti alla macchina comunale, per l’usuale ricorso al metodo, utilizzato da politici-dittatori-contrariati, di lasciare terra bruciata a chi verrà.
“Dopo di me il diluvio”, insomma. Frase attribuita a  personaggi come Cesare Borgia, figlio di Rodrigo (Papa Alessandro VI) e Luigi XV in un colloquio con Madame Pompadour ( Après moi le déluge).
Beh!… siamo nella media.

 

 

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