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Sull’ operato degli amministratori locali, noi cittadini, in genere, prestiamo un’attenzione  del tutto inadeguata
Dovremmo pretendere che le loro promesse elettorali diventino concretezze, che diano dettagliato conto del loro esercizio, che non sia loro concesso di raggirarci;  invece ci accontentiamo di poco, è sufficiente che non ci siano ostili, ci basta ricevere qualche cerimonioso atto di garbo o di attenzione.
E se svolgono  male il loro incarico, non solo non li attacchiamo, ma siamo comunque pronti a sostenere che i loro avversari avrebbero fatto di peggio. E allora i nostri amministratori pensano che stiano facendo bene.
Un Comune, quando è bene amministrato:
– te ne accorgi dal decoro,  dall’armonia degli arredi e dalla rasserenante consuetudine degli eventi.
– te ne accorgi dall’operosità dei dipendenti e governanti che, discretamente e dietro le quinte, si adoperano affinché ogni servizio, ogni adempimento sia eseguito senza recare danno, ritardo o fastidio ai cittadini.
– te ne accorgi dalle scelte politiche coraggiose e lungimiranti che prospettano minore emigrazione giovanile, più occupazione, tempi migliori.
– te ne accorgi dall’importanza che viene data alle questioni generali rispetto ai casi particolari; alle scelte che riguardano l’intera comunità più che il singolo cittadino, l’amico.
– te ne accorgi dalle misure adottate per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente; dagli strumenti normativi che disciplinano e favoriscono uno sviluppo sostenibile del territorio.

Se non ti accorgi di niente, allora ridestati, partecipa e bandisci l’inerzia, manifestati senza soggezione.    Non fare come noi.
Noi, l’avrai capito, votiamo per affinità e cameratismo, siamo accomodanti, difendiamo il quieto vivere e tiriamo a campare.

“Meglio astenersi dal governare il destino degli altri, dal  momento che è già difficile ed incerto pilotare il proprio” (Primo LEVI)